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“Una frazione di secondo e un’eternità diventano interscambiabili quando provi emozioni intese”.

 La frase è di uno scrittore Jonathan Coe, ma esprime perfettamente ciò che accade ad ogni persona, ed in particolare ai medici, quando si trovano ad affrontare emergenze e situazioni pericolose, qualunque sia il contesto nel quale si trovino.

Essere in ospedale, infatti, non riduce in alcun modo il carico emozionale di un dottore dinanzi ad una persona che necessita di un pronto intervento, soprattutto quando il professionista non è un interno del Pronto Soccorso abituato a vivere l’emergenza.

 Le tecniche di rianimazione cardiopolmonare sono quindi un prezioso bagaglio di competenze per tutti, ma non contemplano il ruolo giocato dalle emozioni che, a seconda della situazione e della persona, possono essere un ostacolo in grado di inficiare l’intervento o un prezioso strumento per potenziarne il risultato.

 Entrando nel complesso mondo delle emozioni possiamo cominciare a riconoscere quelle che ci muovono potenziando le nostre performances e quelle che invece ci bloccano indebolendoci.